Siete mai stati ad Auschwitz?

Avete mai visitato Birkenau? Il campo di sterminio nazista è conosciuto con l’appellativo di “Fabbrica della Morte” e faceva parte del complesso di 3 grandi campi di concentramento comunemente definiti a partire dal nome di uno solo di questi: Auschwitz. Quando entri dal cancello, quando passi sotto la torretta di comando, la sensazione più forte è quella della vastità del luogo. Davanti a te il binario, ai lati le baracche… Vedi distintamente la prima, ma non riesci a distinguere l’ultima. Le dimensioni della Fabbrica della Morte sono immense, disumane…

Ad oggi sono stato a Birkenau 7 volte in altrettanti viaggi della memoria durante i quali i nostri spettacoli accompagnavano studenti da tutta Italia. Mi è familiare il viaggio, familiare è il clima polacco, familiare la bella Cracovia, familiare è la forma della case, la bellezza dei boschi… Birkenau non è mai familiare. Mai.

Ad oggi non mi sono mai abituato a quel momento: quando superi i cancelli ed il campo è lì davanti ai tuoi occhi. Senti lo stomaco stringersi e l’istinto è sempre quello di chiudere gli occhi. Anche solo un momento.

Photo by Jean Carlo Emer on Unsplash

“Quando la sera rientravano alla baracca dopo il lavoro forzato, dopo la pulizia delle latrine, dopo l’estrazione dei denti d’oro dai cadaveri, dopo la selezione delle valige dei deportati, ognuna di quelle donne raccontava alle altre della propria vita di prima: chi era insegnante, chi infermiera, chi contadina…”

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